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Occlusione Arteriosa Retinica

Indice

L’occlusione arteriosa retinica centrale è causata da un embolo o da uno spasmo prolungato delle pareti dell’arteria retinica. Questo spasmo provoca un blocco del flusso ematico nell’arteria retinica centrale.

L’embolo che causa l’occlusione arteriosa retinica può originarsi a livello delle carotidi, in presenza di arteriosclerosi (che rappresenta uno dei fattori di rischio principali per questa patologia oculare), ma anche a livello cardiaco in presenza di determinate patologie.

 

L’occlusione arteriosa retinica centrale ricorre più frequentemente, ma non esclusivamente, nelle persone anziane, nelle persone di genere maschile e nelle persone che presentano mutazioni dei fattori della coagulazione. Le conseguenze dell’occlusione dell’arteria retinica centrale sono gravi e irreversibili. Proprio per questo motivo è necessario porre una particolare attenzione alla prevenzione attraverso l’individuazione e il controllo dei fattori di rischio ad essa associati.

Fattori di rischio

Tra i fattori di rischio maggiormente associati all’occlusione dell’arteria retinica centrale sono da includere: l’ipertensione arteriosa; le piastrinopatie; la malattia dell’arteria carotide; l’ipercolesterolemia; l’arteriosclerosi; le arteriti a cellule giganti; il diabete; i fattori ereditari di tipo ematologico; l’uso di contraccettivi orali o un preesistente evento di occlusione dell’arteria retinica centrale in un occhio. Inoltre le persone che presentano uno o più fattori di rischio per l’occlusione arteriosa retinica devono mettere a punto, con il proprio oculista e medico di base, un protocollo di prevenzione che comprenda l’adozione di uno stile di vita adeguato ed eventuali trattamenti farmacologici mirati all’abbassamento del rischio.

Trattamento

Oggigiorno esistono diversi approcci terapeutici di pronto soccorso per l’occlusione arteriosa centrale che comprendono in primo luogo il massaggio digitale del bulbo oculare a palpebra chiusa, cercando di dislocare l’embolo in un ramo dell’arteria o addirittura in un suo capillare in maniera tale da ridurre l’area di danno ischemico retinico.

Inoltre negli ultimi anni si sta sperimentando una terapia fibrinolitica, volta all’eliminazione dell’embolo, e farmaci vasodilatatori o cortisonici. Purtroppo però queste terapie risultano inefficienti nella stragrande maggioranza dei casi e comunque devono essere messe in atto nelle prime 4-6 ore successive alla comparsa dei sintomi.

Grande distacco di retinaDistacco di retina con intervento di cerchiaggio

Patologia e trattamento in video

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