Il diabete è una grave patologia sistemica che può associarsi a varie complicanze sia generali che oculari. In particolare, a livello oculare, si può sviluppare una patologia che prende il nome di retinopatia diabetica.
I pazienti affetti da diabete devono tenere sotto controllo la propria glicemia, per evitare che picchi iperglicemici o ipoglicemici possano influire negativamente sull’apporto di sangue che arriva alla retina.
Di conseguenza è necessario sottoporsi periodicamente a controlli oculistici per verificare che non ci siano alterazioni sul fondo oculare del paziente.
Questa patologia è caratterizzata da due fattori principali: cambiamenti all’interno dei vasi retinici, ossia permeabilità anormale e alterazione vascolare con ischemia e successiva neovascolarizzazione.
La gravità della patologia oculare si basa sull’identificazione del numero e della localizzazione delle lesioni sul fondo oculare (emorragie, essudati duri, essudati cotonosi, alterazioni microvascolari intraretiniche, proliferazioni neovascolari, fibrosi, edema ed altre lesioni).
La retinopatia diabetica viene divisa in non proliferante e proliferante, in funzione dell’assenza o presenza di neovasi immaturi e patologici nella retina, e viene classificata anche in base alla sua severità.
L’edema maculare può svilupparsi in tutti gli stadi della retinopatia. È definito come un ispessimento retinico con accumulo di liquidi coinvolge la macula.
Per edema maculare significativo (CSME) si intende un edema che coinvolge o si avvicina al centro della macula (anche se l’acuità visiva non è ancora ridotta). Si parla di CSME quando sono presenti:
- un ispessimento retinico pari o inferiore a 500 micron entro il centro della macula
- essudati duri entro 500 micron dal centro della macula, se associati all’ispessimento della retina adiacente
- una o più zone di ispessimento della retina pari a 1 area del disco ottico di dimensioni almeno una parte delle quali si trova all’interno di 1 disco di diametro del centro della macula.