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Occhio al Viaggio

Indice

Molti pazienti pongono domande circa la possibilità si spostarsi in aereo dopo aver subìto un intervento agli occhi o aver avuto la diagnosi di una patologia oculare. Nell’articolo troverete una serie di risposte esaurienti al problema del volo

A differenza del gas, invece, non ci sono in genere controindicazioni al volo se all’interno dell’occhio è stato introdotto olio di silicone.

In ogni caso è sempre necessario chiedere al proprio oculista l’autorizzazione a partire.

Posso volare dopo un intervento alla retina?

Dipende dal tipo di intervento al quale si è stati sottoposti. Per quanto riguarda i trattamenti laser fotocoagualtivi per degenerazioni retiniche o piccole rotture retiniche, non è rischioso mettersi in viaggio, mentre in caso di intervento di vitrectomia con introduzione di gas espansibile nell’occhio, il viaggio in areo è proibito finché la bolla di gas non si è del tutto riassorbita. Il divieto assoluto nasce dal fatto che la bolla di gas nell’occhio può espandersi pericolosamente a causa del cambiamento pressorio dovuto all’ambiente non perfettamente pressurizzato dell’aereo durante il volo. L’espansione non controllata del gas all’interno dell’occhio può provocare gravi danni oculari.

A differenza del gas, invece, non ci sono in genere controindicazioni al volo se all’interno dell’occhio è stato introdotto olio di silicone.

In ogni caso è sempre necessario chiedere al proprio oculista l’autorizzazione a partire.

Posso volare dopo aver subìto un intervento di cataratta?

Normalmente l’intervento di cataratta non pone problemi al viaggio in aereo, l’importante è che il vostro oculista vi abbia fornito le informazioni necessarie alla terapia da seguire nel decorso post-operatorio.

Quando posso volare dopo aver subìto un intervento di glaucoma?

Che si sia stati sottoposti a una iridotomia, a laser trabeculoplastica o ad una trabeculectomia, la variazione della pressione dovuta al volo di solito non è un problema. Si dovrebbe essere in grado di partire già il giorno successivo all’intervento, ma è assolutamente necessario parlare con il proprio oculista del vostro caso particolare, anche per programmare i controlli successivi e la terapia più adeguata.

È possibile volare dopo l’intervento di trapianto di cornea?

In alcuni casi, può essere introdotta una bolla di gas come parte dell’intervento di trapianto di cornea, in questo caso volare è vietato. Sarà quindi il vostro oculista a consigliare il momento giusto per partire.

Posso volare se ho avuto una diagnosi di fori retinici periferici o degenerazioni retiniche periferiche?

Il viaggio aereo non peggiora di per sé la condizione retinica diagnosticata, tuttavia le degenerazioni retiniche periferiche e i fori retinici possono talvolta evolvere in un distacco di retina se sottovalutati. A tal proposito prima di organizzare un viaggio è bene discutere con il proprio oculista la terapia da effettuare.

Posso volare se dopo una visita oculistica ho ancora le pupille dilatate per i farmaci utilizzati?

Certamente, basta che porti con sé un paio di occhiali da sole, poiché con le pupille dilatate potrebbe essere più sensibile alle fonti luminose.

Posso volare se ho subìto un intervento di rimozione di uno pterigio o di lifting palpebrale?

È possibile prendere un volo dopo aver subito interventi di chirurgia extraoculare (intervento di ptosi, lifting palpebrale) o di rimozione di uno pterigio (crescita anomala della congiuntiva sulla cornea). La cosa importante da ricordare, prima di mettersi in viaggio, è di mantenere pulito l’occhio con appositi dispositivi medicali che le consiglierà il suo oculista, da utilizzare, se necessario, anche durante il viaggio.

È sicuro volare se ho una diagnosi di cheratite?

Non ci sono controindicazioni al volo se si ha una diagnosi di cheratite. Ma l’aria secca all’interno dell’aereo può accentuare i sintomi (lacrimazione abbondante, occhio rosso, dolore, fotofobia, sensazione di corpo estraneo, visione sfocata), a tal proposito è consigliato, oltre alla terapia già prescritta dal proprio medico, preparare l’occhio con una terapia sostitutiva delle lacrime (lacrime artificiali monodose), che dovranno essere instillate più volte durante il viaggio.

Posso prendere l’aereo se mi hanno diagnosticato un distacco posteriore del vitreo?

Non ci sono controindicazioni al volo se le è stato diagnosticato un distacco posteriore del vitreo. Comunque è bene parlare con il proprio medico in relazione alla sua patologia e a ciò che essa potrebbe comportare, poiché talora il distacco del vitreo, esercitando una trazione in corrispondenza delle aree in cui esso è più adeso alla superficie retinica, può determinare una rottura della retina che, se non trattata, può evolvere in un distacco di retina vero e proprio, che richiede un trattamento immediato.

Posso volare se percepisco mosche volanti (corpi mobili vitreali) e flashes?

I corpi mobili vitreali accompagnati da flashes possono essere il preludio di un distacco vitreale con possibili rotture retiniche, pertanto è utile, prima di mettersi in volo, consultare il proprio medico per scongiurare l’evenienza che una complicanza (rottura retinica – distacco di retina) possa avvenire mentre siete in viaggio.

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