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Il glaucoma ad angolo chiuso è una patologia causata da una elevata pressione intraoculare che può provocare un danno irreversibile al nervo ottico.
Questa malattia è causata da un aumento patologico della pressione intraoculare (Intraocular Pressure, IOP), dovuta ad un aumento di produzione della quantità di umor acqueo presente nella camera anteriore dell’occhio o ad una difficoltà del suo deflusso.
L’umor acqueo è un liquido trasparente che ha la funzione di nutrire la cornea e il cristallino e di eliminare i prodotti di scarto. In un occhio sano, esso viene prodotto continuamente all’interno della camera anteriore dell’occhio, dalle cellule dell’epitelio non pigmentato del corpo ciliare. L’umor acqueo viene drenato costantemente – alla stessa velocità alla quale viene prodotto – attraverso una struttura oculare chiamata trabecolato corneo sclerale e da altre strutture anatomica ad esso preposte.
Grazie al corretto funzionamento di questo meccanismo fisiologico, in un occhio sano la IOP mantiene valori piuttosto costanti e compresi tra 14 e 21 mmHg
Il glaucoma ad angolo chiuso insorge quando il meccanismo di drenaggio dell’umor acqueo si blocca progressivamente. In alcuni casi, l’iride viene spinta in avanti tanto da occludere l’angolo di drenaggio e blocca completamente il deflusso dell’umor acqueo. Questo blocco determina un aumento della IOP molto repentino e di entità tale da causare un attacco di glaucoma acuto, che rappresenta una vera e propria emergenza oftalmica.
Sintomi
I sintomi di un attacco di glaucoma acuto possono consistere nella presenza di disturbi visivi (improvviso e grave abbassamento della vista, visione di aloni colorati intorno alle luci) accompagnati da arrossamento e forte dolore oculare, nausea e vomito.
Un attacco di glaucoma acuto è un evento pericoloso per la visione, poiché può portare alla cecità completa ed irreversibile in brevissimo tempo, se non adeguatamente e tempestivamente trattata.
Fattori di Rischio
In genere non esistono sintomi premonitori di un attacco di glaucoma acuto, quindi è molto importante considerare l’esistenza di fattori di rischio per questa grave malattia. Tra i fattori di rischio più importanti troviamo l’ereditarietà, l’età avanzata, l’ipermetropia elevata, e la presenza di una cataratta specie se associata a un cristallino intumescente.
Nelle persone a rischio, sintomi quali la visione sfuocata e la visione di aloni intorno alle luci accompagnate da occasionale mal di testa e leggero dolore o arrossamento all’occhio potrebbero essere considerati sintomi premonitori di un attacco di glaucoma acuto. In questi casi è necessario farsi visitare urgentemente da un oculista.
Diagnosi
Il glaucoma ad angolo chiuso, qualora non si sia verificato un attacco acuto, progredisce in modo lento e silenzioso. Spesso il paziente non presenta dei sintomi specifici se non nelle fasi più avanzate della patologia con un abbassamento della visione centrale ed una riduzione del campo visivo periferico.
Quindi bisogna concentrarsi sulla prevenzione che deve essere effettuata tramite il monitoraggio della pressione intraoculare (IOP) e il mantenimento dei suoi valori entro limiti fisiologici grazie all’utilizzo quotidiano di appositi colliri.
I pazienti a rischio devono essere monitorati regolarmente mediante visita oculistica completa ed esami strumentali quali la Perimetria (computerizzato o manuale) la quale serve ad analizzare la funzionalità retinica totale quindi sia centrale che periferica e la Tomografia a Coerenza Ottica (OCT) ad alta risoluzione, che permette di esaminare il nervo ottico e lo strato delle fibre nervose retiniche (RNFL, dall’inglese Retinal Nerve Fiber Layer).
Se il glaucoma dovesse evolvere e il nervo ottico mostrare sofferenza, è necessario intervenire urgentemente. Nei pazienti con una predisposizione anatomica o familiare per un attacco di glaucoma acuto, è necessario misurare con attenzione le caratteristiche anatomiche dell’angolo corneosclerale. Bisogna anche verificare lo spessore del cristallino mediante un’ecografia A-scan diagnostica per evitare che una sua pericolosa intumescenza possa non essere adeguatamente considerata.
Trattamento
La terapia da praticare d’urgenza è l’iridotomia laser. Questo intervento parachirurgico è impiegato nel paziente con un attacco di glaucoma acuto e con glaucoma ad angolo chiuso con tendenza evolutiva.
Queste condizioni sono causate da un blocco irido-lenticolare seguito da un innalzamento brusco e repentino della pressione intraoculare (IOP). Tali condizioni sono estremamente pericolose poiché possono portare a cecità completa e irreversibile in brevissimo tempo.
Inoltre questo tipo di trattamento è indicato anche in quei pazienti che presentano fattori di rischio anatomici predisponenti (come una camera bassa).
Iridotomia Laser
L’intervento di iridotomia laser prevede la creazione di un piccolo foro a livello dell’iride che funge da via di drenaggio per l’umor acqueo. Questo foro, situato nella camera anteriore dell’occhio, permette il ripristino dell’ equilibrio tra umor acqueo entrante e umor acqueo uscente normalizzando la pressione intraoculare.
L’iridotomia laser si esegue in modalità ambulatoriale, generalmente presso uno studio oculistico opportunamente attrezzato. L’occhio da trattare è anestetizzato mediante l’applicazione di un collirio e in seguito si applica una lente che permette la focalizzazione dell’area da trattare.
Il foro creato nell’iride ha le dimensioni di una testa di spillo e nella maggior parte dei casi non è visibile perché rimane nascosto al di sotto della palpebra superiore. La procedura richiede pochi minuti e non è invasiva.A causa della visione sfuocata che permane per qualche ora, si consiglia al paziente di venire accompagnato da una persona che possa ricondurlo a casa dopo l’intervento.
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